OPEN SCOPE 2018 – COSA CAMBIA NELLA GESTIONE DEI RAEE DAL 15 AGOSTO 2018

A partire dal 15 agosto 2018, come previsto dal Decreto RAEE 49/2014, le attuali categorie di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) saranno riviste sulla base di criteri dimensionali oltre che merceologici (vedi Allegati III e IV d.lgs. 49/14).

Si parla di Open Scope in quanto rientreranno nella definizione di “AEE” tutti i prodotti per quali non sia prevista una specifica esclusione ai sensi dell’art. 3 del Decreto.

Chi riguarda l’Open Scope?

Ai sensi del Decreto RAEE, sono ritenute responsabili del fine vita dei propri prodotti le persone fisiche o giuridiche che immettono per prime AEE sul mercato nazionale, ovvero:

  • le aziende italiane che producono o commissionano la produzione di AEE e le commercializzano in Italia col proprio nome o marchio di fabbrica;
  • le aziende che importano AEE prodotte all’estero;
  • le aziende estere con rappresentanza/sede in Italia che vendono sul mercato italiano; le aziende estere che vendono in Italia mediante tecniche di vendita online.

Ciò significa che produttori e importatori di una serie di apparecchi e di componenti elettrici ed elettronici finora esclusi saranno coinvolti nel sistema RAEE.

Stufe a pellet, inverter, navigatori non integrati, citofoni e videosorveglianza, cavi elettrici cablati, quadri elettrici, prolunghe e avvolgicavo, morsettiere cablate, portafusibili, scaricatori di tensione, termostati, sistemi di automazione, sono solo alcuni esempi delle “nuove AEE” che dal 15 agosto 2018 potranno essere incluse nel campo di applicazione del Decreto.

Cosa comporta l’Open Scope?

Con il passaggio al cosiddetto “Open Scope”, previsto dal Decreto Legislativo 49 del 2014, l’azienda diventerà responsabile del fine vita dei prodotti che rientreranno tra le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE).

Cosa vuol dire?

L’Azienda dovrà sostenere i costi di gestione, logistica e trattamento dei rifiuti, pagando il corrispettivo al momento dell’immissione sul mercato del prodotto.

Quali sono i rischi?

  1. Dichiarare come potenziale AEE un prodotto che non lo è e quindi pagare un contributo non dovuto, o al contrario, non dichiarare un prodotto che risulta essere AEE ed incorrere in sanzioni;
  2. Affrontare singolarmente proposte di soluzione al problema con aggravio dei costi rispetto a soluzioni globali di categoria
  3. Il produttore che non adempie correttamente agli obblighi di legge è soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie, anche gravose

A chi rivolgersi e perché

Potrete rivolgervi alla Segreteria di Unionmeccanica Confapi, scrivendo all’indirizzo email unionmeccanica@confapi.org, per il supporto e l’assistenza necessari per i nuovi adempimenti normativi ed in particolare:

  • dare il supporto per verificare se i prodotti rientrano nella definizione di AEE, con interpelli al Comitato di Vigilanza e di Controllo presso il Ministero dell’Ambiente;
  • dare l’assistenza per l’adempimento alle nuove disposizioni;
  • formare massa critica per confronti correttivi alle interpretazioni

Maggiori info su: info@confapilatina.it